QUANTE NOTTATACCE… DOVE STIAMO SBAGLIANDO?
Bimbi che si addormentano solo in braccio e hanno bisogno del nostro intervento ad ogni risveglio, ne abbiamo? Sicuramente sì, è una condizione piuttosto comune.
In alcune famiglie viene accettata come la normalità mentre per altre diventa un problema, magari ancora più preoccupante se persiste fino al rientro a lavoro della mamma.
Mille dubbi prendono il sopravvento: “l’avrò viziato, non dovevo tenerlo in braccio?”. In realtà è normale e bellissimo passare per una fase più o meno lunga di simbiosi con i nostri bimbi. Nei primi mesi di vita il contatto fisico è fondamentale per il loro sviluppo.
È anche vero però che dobbiamo stare attenti a non ostacolare il loro sviluppo all’autonomia tenendoceli più stretti del necessario o scegliendo la via apparentemente più facile per noi: se si addormenta in braccio fino ai 6/7 chili non è un grande problema, ma se poi richiederà solo quello anche da grande siamo sicuri che sia la via più semplice? La vera domanda non è se sia giusto o sbagliato in assoluto fare determinate cose.. ma piuttosto dovremmo chiederci:
- per chi le sto facendo, per lui/lei o per me?
- È il mio bimbo/a che ha bisogno di essere tenuto così vicino, cullato per addormentarsi, ecc.. o sono io a non riuscire a provare altre modalità, per qualche motivo profondo?
L’autonomia nel sonno passa per l’autonomia della persona ed è un processo lungo che può essere faticoso perché ci mette in discussione come genitori e come persone, ma può diventare meraviglioso.
In consulenza puntiamo a trovare una soluzione che renda felici tutti i membri della famiglia, rispettando i bisogni del piccolo e le necessità dei genitori.
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