Misurare il sonno in azienda: una classifica degli esami possibili – a prova di budget
Misurare il sonno? Ma a cosa serve?
Serve per valutare la serietà di un disturbo del sonno, in particolare nei casi di insonnia cronica e di un disturbo respiratorio del sonno come le apnee notturne.
I disturbi del sonno, infatti, sono molto diffusi ma, nonostante questo, sono molto poco indagati, anche per la complessità tecnica e i costi dell’approfondimento diagnostico.
Ma non è sufficiente usare un comune tracker o uno smartwatch?
No: nel corso di varie sperimentazioni è stato evidenziato che i dispositivi commerciali (smartwatch) non sono affidabili in ambito clinico per supportare o escludere un sospetto diagnostico di disturbo del sonno.
Screening aziendali sul sonno: perché?
I disturbi del sonno hanno un impatto sulla sicurezza, sulla salute, sulla produttività , sulla qualità della vita e sui costi sanitari di molte persone, aziende e della collettività.
La semplicità degli accertamenti oggi disponibili li rendono adatti per screening aziendali sul sonno, che costituiscono un intervento di prevenzione degli infortuni/incidenti e, insieme, di wellfare aziendale. Comparti come il trasporto pubblico, la sanità e la protezione civile, i lavoratori a turno o notturni e più in generale tutti i lavori ad alto livello di responsabilità potrebbero giovarsi di questo strumento di screening.
Quali accertamenti si possono fare in ambito lavorativo?
I progressi nella Medicina del sonno rendono disponibili diverse iniziative che sono qui elencate in ordine crescente di complessità e di costi
- Screening con questionari validati: la compilazione di questionari validati a livello internazionale, assistita anche on line da un esperto, ha dimostrato una buona sensibilità come strumento di screening dei disturbi del sonno
- Indossando un piccolo braccialetto per sette giorni senza modificare in nulla le nostre attività (nemmeno la doccia o il bagno), potremo avere una grande quantità di informazioni non solo sulla durata del sonno ma soprattutto sulla sua qualità o meglio la sua “efficienza” e cioè la capacità di riposare davvero il nostro corpo e la nostra mente. Nel braccialetto è contenuto un particolare strumento che chiama actigrafo, che registra in modo estremamente preciso e sensibile ogni nostro anche piccolo movimento. La rilevazione di questo strumento è molto più accurata dei trackers o smartphones commerciali. I dati raccolti vengono poi analizzati utilizzando uno specifico algoritmo “DORMI” che si basa una rete neurale (intelligenza artificiale) realizzato e continuamente aggiornato da , un’azienda spin-off dell’università di Pisa, che nasce dall’esperienza di un team di ricercatori, medici e ingegneri, che da oltre 10 anni si occupa dello studio del sonno e che vanta pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. L’algoritmo diagnostico DORMI è stato validato da numerosi studi clinici, sia in soggetti sani che con disturbi del sonno accertati. Grazie a questo, dal 2018 DORMI è un dispositivo medico classe I certificato CE registrato presso il Ministero della Salute. Viene già utilizzato in vari ambiti: strutture ospedaliere sia pubbliche che private, centri di ricerca, in Medicina e dello sport del lavoro. Il risultato è un diagramma molto dettagliato dei giorni e delle notti studiate sull’andamento di vari parametri (definiti METRICHE DEL SONNO) come la durata del sonno, la sua efficienza e regolarità, i movimenti durante il sonno, il numero e la durata dei risvegli notturni (non sempre percepiti dall’interessato/a), l’attività diurna, spesso compromessa in chi ha un disturbo del sonno. Non solo: questi risultati vengono raffrontati con i valori normali attesi in base all’età e al genere del paziente. In questo modo, al medico viene data la possibilità di valutare parametri oggettivi (e non solo quelli riferiti) per confermare o meno un sospetto diagnostico.
In caso di disturbi respiratori del sonno sono possibil due esami che si possono eseguire a casa propria.
- La saturimetria (o pulsossimetria) notturna. Indossando una cintura elastica al torace e un cappuccio di gomma applicato ad un dito è possibile registrare la concentrazione dell’ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca, la posizione e i movimenti durante il sonno.
- Nel sospetto di apnee notturne, l’esame più indicato è la poligrafia del sonno (o monitoraggio cardio-respiratorio) che, oltre a quelli della saturimetria, registra altri parametri come il passaggio di aria dal naso e dalla bocca, i movimenti del torace e dell’addome e il russamento. E’ il test più accurato per la diagnosi di apnee notturne ma può risultare fastidioso per i vari sensori utilizzati ed inoltre è relativamente costoso. Per questo viene utilizzato nei casi più complessi.
In conclusione: sono disponibili potenti strumenti per indagare, sia sul singolo che in gruppi di popolazione, un’importante funzione del nostro organismo, che può influire sulla sicurezza nostra e di altri, la nostra salute e sul nostro benessere. Per semplicità e costi, alcuni di questi strumenti sono adatti per screening aziendali.
Per ulteriori informazioni info.wellbelab@gmail.com